Di momenti con queste caratteristiche non ne ho vissuti tantissimi, ma in 12 anni di scoutismo non sono stati nemmeno rari. Se devo riportare qualche esempio dovrei restringere il campo al percorso in reparto e a questi primi anni nella branca r/s. Dei lupetti non ho un ottimo ricordo. In reparto invece è stata un’altra questione. Non penso esista un evento più coinvolgente e denso di emozioni del campo estivo. L’avventura, i rapporti sinceri, il vivere e avvertire pienamente la natura da dentro una tenda canadese, magari montata alla buona su una sopraelevata costruita col sudore dei primi giorni, sono elementi che ti trasportano fuori dalla routine, in uno spazio senza tempo. Credo seriamente che momenti come quelli non avrò più possibilità di riviverli, se non sotto qualche aspetto, nella strada che mi rimane ancora da percorrere come rover. Forse il fatto che siano istanti irripetibili è solo un valore aggiunto, e provare nostalgia è ciò che li impreziosisce. In ogni modo, stento a credere che, se non avessi scelto di vivere l’esperienza dello scoutismo, avrei avuto simili opportunità. Un po’ mi dispiace per chi non ha fatto questa scelta che io ho fatto 12 anni fa.