Durante la salita per arrivare a Loreto, in un momento di deserto che, se di solito metto dopo i momenti di comunità come importanza e piacere, quella volta mi ci voleva proprio. Leggevo un brano, forse del Vangelo, e la strada, in pendenza e con lo zaino sulle spalle, non mi era mai sembrata così bella e piana. Il profumo, gli alberi, la fatica, la lettura… tutto contribuiva a farmi stare bene. Mi sentivo veramente dove volevo essere, avrei voluto non finisse mai. Arrivato in cima ho capito che la fine della strada non ptoeva essere migliore: la chiesa di Loreto, innaffiata dal sole pomeridiano, da una parte, e spaziando con la vista sull’altro lato, il paesaggio che dalle colline scendeva fino alla pianura e fino al mare. Faceva caldo, ma spogliandosi un po’ il vento era sufficiente per stare bene. È stato quello uno dei momenti in cui in vita mia mi sono sentito più vivo.