Mi viene in mente la mia prima route, in Corsica. Avevo avanti a me una lunga salita, che ho deciso di affrontare in solitudine, misurandomi con la strada. Passo dopo passo ho iniziato a sentire la fatica; trovando appoggio sulle rocce a me vicine percepivo il sentiero scorrere sotto i miei piedi. Il battito del mio cuore, il rumore dei miei passi erano gli unici suoni a farmi da compagni. La strada è diventata un tutt’uno con me in quel momento. Se avessi avuto davanti a me un kilometro o un metro non aveva più importanza. Così sono arrivata sulla vetta, senza rendermi conto del tempo trascorso, della fatica, ma colma di gioia e di soddisfazione per la strada percorsa.