Un bel momento è stato per me l’alba, al quarto anno di reparto. È una tradizione: al campo estivo il quarto anno parte, accompagnato da alcuni capi, per vedere l’alba. Di solito si cammina per raggiungere una vetta abbastanza alta, si arriva di notte e si guarda poi il sole sorgere. Al mio quarto anno ci fu un campo particolare: andammo al mare, alla base nautica di Mazzorbetto. Di conseguenza, la nostra fu un’esperienza speciale: invece di camminare prendemmo le canoe per arrivare su un’isola. Arrivammo su quest’isola deserta, mangiammo, chiacchierammo, cantammo… insomma facemmo le classiche cose scout. Stavo talmente bene che, ricordo, non volevo dormire neanche un secondo. L’alba fu splendida: un’enorme palla che spuntava dal mare. Fu suggestivo, fu divertente, ma non lo ricordo per questi motivi. Per la prima volta sentii di amare lo scoutismo. Certo, prima mi piaceva; mi piaceva incontrare le mie amiche, il ragazzo che mi piaceva. Lì, su quella spiaggia, con quelle persone, apprezzai per la prima volta veramente lo scoutismo. Non so perché, fu così e basta.