Durante un campo di reparto i capi ci proposero di fare una veglia sotto le stelle. Rispetto ad altre volte, però, ci allontanammo molto dal campo e ci inoltrammo nel bosco. Quando finalmente arrivammo, ci chiesero di fare un cerchio in una radura. In quel posto, lontani da qualsiasi traccia di civiltà, dove non c’era alcun inquinamento luminoso, il cielo sopra di noi era come non l’avevo mai visto. C’erano miriadi di stelle, di ogni dimensione. Quell’infinità ti faceva sentire infinitamente piccolo, ma allo stesso tempo parte di qualcosa di immensamente bello.