Pensando alla mia esperienza scout, diversi sono stati i momenti in cui mi sono sentita, emotivamente e fisicamente, immersa in realtà che non mi erano mai appartenute prima. Una, in particolare, ha segnato la mia vita: la messa del giovedì santo celebrata in una montagna, durante la ROSS. Eravamo una ventina di ragazzi, entusiasti della esperienza che stavamo vivendo, ognuno con i suoi problemi, con le sue domande e con il forte bisogno di trovare risposte. Terminata la celebrazione, ci fu chiesto di restare qualche minuto in silenzio, da soli, per ascoltarci e per cercare di entrare in contatto con Gesù. Ecco, in quel silenzio io mi sono persa, mi sono concentrata e mi sono lasciata trasportare, a tal punto da non avere più la consapevolezza di quello che mi circondava. In quel silenzio ho incontrato Gesù, l’ho sentito e, senza che me ne rendessi conto, i miei occhi hanno iniziato a piangere di gioia e il mio corpo ha trovato la forza di alzarsi, giungere di fronte al crocifisso, di baciarlo e di dire: eccomi!