Mi è capitato più volte, facendo servizio con il reparto, o l’estate scorsa con i lupetti, di sentirmi così. In particolare all’ultimo bivacco di reparto ci siamo lanciati nell’organizzazione di un gioco. Si trattava di una cosa fatta in grande, con tanto di fortini. Durante quell’attività, oltre a essermi divertita, sono riuscita a vedere quanto il mio contributo fosse importante per far sentire ogni ragazzo fondamentale, per far uscire fuori il carattere di ciascuno, e farli mettere in gioco. Mi ha fatto effetto realizzare che potevo lasciare qualcosa che li avrebbe aiutati nel loro percorso di crescita personale. Io crescevo facendo crescere loro. Forse non è la cosa più scoutistica che esista, ma penso che mi abbia segnato.