Racconti

momenti ottimali nell'esperienza scout

L’emozione generata dai bottoni luminosi in cielo


Bassano Romano, estate 2008. Era il primo campo estivo che, come reparto, facemmo “lontani” dalle nostre zone. Una settimana (o forse di più, non ricordo i giorni precisi) immersi nella natura, ognuno con la propria squadriglia, condividendo alcuni momenti con altri reparti d’Italia. Uno in particolare, che mi è rimasto veramente impresso, è stata la veglia alle stelle. A parer mio, già la sola osservazione delle costellazioni (anche se fatta in solitaria) è un momento magico, di trasporto dell’anima, figuriamoci quando si sta al campo e non si è soli! Il volgere gli occhi verso l’alto, il tacito stupore, il sentirsi fratelli sotto lo stesso cielo. Era un momento silenzioso nel complesso, ma i bisbigli di qualcuno c’erano sempre! Ma la vista delle stelle, distesi tutti su una spianata in cima ad una collina è un ricordo che porto sempre con me, e anche nello scrivere questo breve racconto, vorrei comunicare al meglio l’immensità delle emozioni provate. La presenza di altri ragazzi circa della nostra età accresceva in me il senso di comunità. E, come per immortalare per sempre queste poche (ma intense) ore di veglia, il massimo dello stupore è stato raggiunto nel passaggio di una cometa. Ebbene sì, non una semplice stella, ma una scia lunghissima a cielo aperto, azzurrina, accompagnata da una comune esclamazione che per qualche secondo mi ha fatto capire l’immensità e la meraviglia della natura, che si è mostrata in tutto il suo splendore in quella notte di mezza estate.