Cercando di selezionare tra le vastissime esperienze che hanno colorato il mio cammino nello scoutismo, ho deciso di soffermarmi a descrivere un evento vissuto durante un campo di noviziato: l’hike al quale ho partecipato insieme a due miei altri compagni di route, organizzato a sorpresa dal nostro capo. Agli scout ogni cosa che vivi e che fai avviene in comunità e questo è un fatto bellissimo, ma avere l’opportunità di potersi prendere del tempo per vivere determinate esperienze con un cerchio ristretto di persone, e soprattutto in silenzio con se stessi, è altrettanto positivo. Ricordo bene quel pomeriggio e quella notte: il nostro capo ci invitò in una casa di recupero per persone affette da disagio psichico. Stare lì, osservare le loro vite, riflettere su come l’esistenza in generale possa essere davvero dolorosa per certa gente, sicuramente mi è servito per pormi qualche obiettivo in più, che andasse oltre i miei piaceri personali, che fosse rivolto verso il mondo che mi circonda. Dormire in una stazione di paese impolverata e ridere e parlare per metà nottata coi miei compagni fu ancora più bello, divertente e piacevole.