Per me, e credo per la maggior parte delle persone, la fatica e la stanchezza ti rendono più fragile e più vulnerabile, ma allo stesso tempo più predisposto all’ascolto e alla condivisione. Quando sono stanca non riesco a non essere me stessa.
Eravamo tutti stanchi perché avevamo camminato tanto, insieme e ognuno di noi aveva dato il suo.
Credo che solo dopo aver sperimentato la fatica si possono apprezzare anche quelle piccole cose che solitamente diamo per scontate.
E’ ciò che in genere viene associato al cammino e alle difficoltà, ma che nella mia esperienza si è rilevato un ostacolo basso, facile da superare.
Il percorrere tanti sentieri insieme per quattro giorni di seguito ha permesso la creazione di un clima di fratellanza e anche perché credo che se non fossimo stati così stanchi non avremmo giocato a briscola ma avremmo fatto altro. Più che la stanchezza, forse, la sua condivisione.
Il peso della zaino sulle spalle ci ha spinto ad aprirci totalmente e ad essere noi stessi.
