Ho imparato ad apprezzare chi c’era, con pregi e difetti, e ho capito il valore di queste persone per me che non sono solo compagni di un’avventura ma di una vita.
Sono i valori che abbiamo in comune che fanno si che possiamo vivere queste esperienze con lo stesso significato.
2.Affermazione di tutti quei valori acquisiti durante il mio cammino scout che prima sembravano in bilico.
Sono felice di aver appreso valori positivi grazie allo scoutismo e non solo e di esserne garante nelle diverse situazioni della mia vita.
Dato che le testimonianze in questione sono soprattutto a sfondo di ideali e legalità; saper dare il giusto peso alle questioni trattate nelle testimonianze.
Valorizzare dei gesti li trasforma in momenti che possono cambiarci come persone.
Per il momento finale del campo, vissuto insieme ma anche come singoli. Per le emozioni che ha dato. Per le stelle.
Senza sarebbe stato molto più complicato convivere sette giorni con capi e compagni di strada e per quel che mi ricordo non ci sono stati momenti di particolare astio.
Era il risultato del nostro lavoro, ed era l’unica cosa che poteva quantificarlo.
Abbiamo toccato con mano la vera realtà del posto e perché abbiamo esposto il nostro essere.
Rappresenta il raggiungimento dei vari obiettivi con la consapevolezza di avere dei compagni al fianco.
2.Se il cammino fosse stato in salita, sicuramente ce l’avrei fatta ma con molta più fatica. La vista della vetta della collina mi ha aiutato parecchio.
E’ stata la parte integrante dell’esperienza stessa. Aver provato la vera e propria esperienza del migrante mi ha aiutato a capire meglio le persone che poi ho incontrato.
Senza il viaggio non avrei mai potuto sentirmi parte del gruppo pur allontanandomi da casa.
2.<p>E’ stata la parte integrante dell’esperienza stessa. Aver provato la vera e propria esperienza del migrante mi ha aiutato a capire meglio le persone che poi ho incontrato.</p>
Stare uniti in quella enorme folla, ci ha fatto sentire appartenenti ad uno stesso gruppo.
Alla vista del panorama che c’era in quel luogo mi era venuta voglia di “guardarmi dentro”.
Essa può essere sinonimo di tante cose… Vivere è lasciarsi trasportare dalle esperienze… Vivere è essere felici ma anche lasciarsi andare da esperienze negative senza trovare sempre a una scontata conclusione.
Le attività di reparto mi hanno aiutata a vivere nel miglior modo possibile questa esperienza.
Dopo tantissimi sacrifici, liti sono riuscito a superare tutti gli ostacoli riuscendo a raggiungere il mio obiettivo.
In quel momento non si pensa a nient’altro che a godersi quell’esperienza al meglio senza pensare alle preoccupazioni di tutti i giorni.
Era come se in quella stanza ci fossimo solo io e il mio capo reparto e quei racconti fossero indirizzati principalmente a me.
E’ “BELLO” vivere sapendo di più sul mondo che sta al di fuori delle mura domestiche.
E’ lo strumento con cui abbiamo potuto esprimere con semplicità e chiarezza i nostri sentimenti.
Se non hai voglia non puoi portarlo alla fine.
2.Se non fossi stato avventuroso non sarei neanche salito su quell’albero, in quell’ora di siesta e parchè salendo su quell’albero ho avuto la voglia di avventura per scoprire sempre cose nuove sfidare sempre me STESSO.
E’ un ingrediente fondamentale per vivere gli scout nel modo giusto. Perché gli scout senza cambiamento equivalgono ad un cammino senza cuore.
Ero disposta ad affrontare il modo con cui ero solita affrontare le difficoltà, pure questo in realtà rappresenta un’altra difficoltà.
Se non ci fosse stata quella, sicuramente non avrei ricordato questo momento così divertente e non lo avrei custodito dentro di me con tanta simpatia.
Voglia di vivere una nuova esperienza come la route, il mio clan e senza alcun dubbio uno sfondo spettacolare come quello di San Sano.
Non capita spesso (almeno a me) di volerlo essere forse per paura di scoprire cose “scomode”. In quel momento però ho sentito di dovere della sincerità a me stessa oltre che agli altri e ho cercato di fare una riflessione il più sincera possibile.
Mi ha permesso di viverla al 100% e di non perdere nemmeno un secondo per essere utile a qualcuno.
2.Ha permesso agli immigrati di pensare ad altro e di mettere da parte i problemi quotidiani.
3.Se si è pigri non si concluderà mai niente, infatti è stata proprio la voglia di fare, di portare a buon fine una promessa che ci siamo posti. Dai più grandi ai più piccoli tutti hanno contribuito anche se in minima parte.
Connesso con la concretezza [ingrediente 1] è fondamentale perché quello che si fa acquisti valore.
Se non si ha questa voglia, l’esperienza che si acquisisce è dimezzata.
2.Senza non avrei mai avuto il coraggio di avvicinarmi e stare a contatto con loro.
Nonostante i problemi è stato fondamentale ricordarsi di essere una comunità e che se un solo membro stava male ne risentivamo tutti.
Mi ha permesso di vivere pienamente tutte le attività proposte.
2.Non avendo mai avuto esperienze simili prima d’ora in quel momento mi son sentito più coinvolto ed ero curioso di imparare.
3.Sono una persona che si mette in gioco, anche se a volte ho bisogno di una spinta.
Mi ha permesso di essere come una spugna ed assorbire tutte le esperienze, i valori, le nozioni, le emozioni del campo.
Voler cercare una risposta alle domande che mi ponevo e che mi poneva la gente è simbolo di voler essere parte di qualcosa.
Spinge a mollare tutte le incomprensioni e i “dispetti”; induce a guardarsi con sincerità ed affetto.
