In concomitanza con l’equilibrio che si è instaurato quella notte, la pace secondo me è stata sia la causa che l’effetto di quella veglia…Come un vortice che ci ha circoscritti in un’idea univoca, io e il mio reparto ci siamo sentiti in sintonia.
Sono state parole profonde e molto importanti per me, alle quali non credevo allora e a cui faccio fatica a credere ancora adesso.
Se non ti senti parte di un gruppo è impossibile vivere emozioni, avventure così forti e importanti.
Facevano in modo che io dessi il massimo di me stesso e mi davano la consapevolezza che stavo costruendo qualcosa non solo per me ma per qualcun altro.
2.E’ con loro che vai avanti. A volte è bene camminare soli ma in questo caso, senza le persone che avevamo accanto a motivarci, senza la loro compagnia, forse non saremmo arrivati in fondo. Sicuramente saremmo arrivati con uno spirito diverso. Condividere con loro l’arrivo e la meta ha tutto un altro sapore.
3.Sono quelle con cui ho cominciato ad avvicinarmi a questo mondo e che mi hanno fatto sentire accettato fin da subito.
Ci ha permesso di tenere viva la discussione in quanto, se fossimo stati tutti della stessa opinione, sarebbe morta subito.
Non è tanto il cosa si fa ma il come e il con chi. Anche facendo le peggio vaccate, anche fermi a chiacchierare, il gruppo degli scout emana un’energia serena, pura e coinvolgente.
Il fatto di sapere perfettamente il proprio compito, di avere qualcuno che conta sulle nostre capacità e sul nostro supporto.
Alla fine essere “più grandi” comporta quella giusta maturità per affrontare esperienze più difficili, intricate e soprattutto comporta mettersi al servizio dei più piccoli e proteggerli dallo sconosciuto, dal pericoloso, dall’ignoto, e perciò prendersi cura di loro.
2.Essendo tra i più piccoli del reparto ero aiuta ed affiancata perché mi si doveva accompagnare nel viaggio della scoperta.
Sono tendenzialmente insicuro. Il gruppo degli scout mi mette a contatto con persone che condividono ideali, vissuti e valori simili…mi ci sento in affinità: questo mi è capitato anche in Ross e ai campi di competenza dove riuscivamo a creare un gruppo affiatato in frettissima, accomunati da esperienze e valori comuni. Un gruppo dunque che non mi giudica, in cui mi ritrovo, a cui mi sento vicina.
Mi facevano sentire a mio agio e mi spronavano a battermi nelle situazioni che non mi entusiasmavano.
A volte, anzi la maggior parte delle volte, non puoi affrontare tutto da sola e hai bisogno di un punto fermo che io in quell’occasione ho trovato in un capo.